Critica Mostra ”Il giardino dell’anima”

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MOSTRA ” IL GIARDINO DELL’ANIMA” sezione critica

di Anna Maria Trinchieri

MOSTRA “IL GIARDINO DELL’ANIMA” BIBLIOTECA GUGLIELMO MARCONI 10-17 Maggio 2011- Sezione critica.

Molto suggestiva e pregevole la Mostra “Il Giardino dell’Anima” organizzata quest’anno dall’Associazione ART ARVALIA nello spazio accogliente e ben attrezzato della Biblioteca Guglielmo Marconi, visitata da numerose personalità del mondo della Cultura e delle Istituzioni, nonché da tanti cittadini che hanno espresso pareri lusinghieri e molti apprezzamenti.

Gli Artisti partecipanti hanno dato vita ad una fantasmagoria di colori, espressione viva del loro variegato mondo emotivo e dell’idea personale del “proprio” giardino che ciascuno ha elaborato e sintetizzato in modo creativo. Entrando nella spaziosa e ben illuminata Sala-Mostre, in senso orario, così erano disposte le opere degli Artisti:

“Leggera” di Stefania Chiucchiù cattura, senza possibilità di ritorno, i nostri pensieri, sentimenti, emozioni, siamo stregati dall’immagine preziosa e leggiadra dell’ “Anima” dell’Artista che in uno sfondo dorato e gemmato, di evocazione “klimtiana”, sembra danzare fra “bolle/sogni” trasparenti e luccicanti, in attesa della sua …primavera !

Nel tondo “Il Giardino dell’Anima” di Paola Salvini la delicata figura della donna si pone al centro come racchiusa in se stessa quasi in posizione di difesa, conscia sì, delle proprie virtù ma anche dei possibili rischi e difficoltà che la vita può presentarle, l’atmosfera serenamente fiorita che la circonda però fa ben sperare…

Giselda Cacciani nell’originale quadro “Il Sogno” ci coinvolge in un cromatismo nuovo e particolare: dallo sfondo verde scuro con sfumature blu, emerge una “palla” azzurra trasparente, specchio del giardino dell’Anima, in cui campeggiano alberi rossi simboli di passioni, emozioni sogni…

“Il Giardino dei miei segreti sogni d’Arte e d’Amore…” di Anna Maria Trinchieri è un quadro assolutamente evocativo pur nella veste figurativa, “…il cui effetto cromatico complessivo, armonico nell’uso sapiente dei vari toni di colore, crea l’atmosfera soffusa di un luogo incantato che invita al relax ed alla serena meditazione…” (Aldo Ferrotti)

“Il Giardino dell’Anima” originale tavola verticale di Maurizio Bruziches dove su un delicatissimo sfondo rosa antico si manifesta un’esplosione che non è violenta né drammatica ma “aperta” ad una serena delicatamente profumata fioritura di primavera, foriera di buoni auspici …

Liliana Ummarino sempre passionale, forte, intensa nell’espressione polimaterica del suo percorso interiore “nel labirinto delle passioni” decisamente volto al raggiungimento della “Mèta” prefissata!

Molto personale e originale l’evocazione dell’inconscio nella tavola di Fiammetta Gioja “Underwater love”, ben definita cromaticamente, astratta nella forma, molto coinvolgente emotivamente!

Maria Grazia Addari presenta “La Primavera della Vita”, una manifestazione a “tutto tondo” dell’energia vitale della giovinezza espressa con la consueta grazia “celestiale” dell’Artista, attraverso un turbinio di figure in un eterno immaginifico movimento…

Aldo Ferrotti ci attrae con la sua “Ermeneutica della Fantasia” esprimendo, attraverso una tecnica sicura e sperimentata, una significativa e personale rappresentazione del proprio mondo interiore in cui emergono Arte, Cultura, Emozioni, Sogno…

Vittorino Ugolini ci sorprende e incuriosisce con la sua “Musica divina” nuova espressione di tecnica materica che ben comunica l’emozione del suo “giardino segreto”: la Musica.

Maria Sole Sollazzi con i bellissimi “Fiori dell’Anima” ci attira, per non lasciarci andar più via, nel prato violaceo degli iris di evocazione “vangoghiana”, ma tutti “suoi”, nella grazia e nella dolcezza del ritmo cromatico.

Wanda Bettozzi riconoscibile nell’equilibrato uso di luce ed ombra, esprime nel “Mistero del Giardino della Mente” una riflessione sulle difficoltà dell’esistenza umana che prende vigore dal sole, alla cui luce tutto funziona meglio: il bello e il buono alla fine trionfano!

Enza De Petrillo nell’opera “Un Nucleo caldo” conferma la sua attitudine a manifestare con un gioco ben dosato di colori in movimento gli angoli più nascosti della sua interiorità, ricca di sentimento e sensibilità.

Katia Seri con le “Stagioni della Vita” esprime la capacità di comunicare, in forme astratte ben strutturate, stati d’animo, gioie e dolori, alternanze normali dell’esistenza umana, nel ritmo incessante degli equinozi di primavera e autunno e dei solstizi d’estate e d’inverno.

Mari Clemente ci rapisce questa volta con “Estate in Città”, in un’atmosfera crepuscolare dolcemente malinconica in cui l’uomo e la sua solitudine vengono confortati dai guizzi di luce che occhieggiano dalle foglie dell’ albero, immerso in una penombra violacea…

Selly (Rosa Maria Avallone) con la suggestiva “Mimosa” ben evidenziata da gialle spatolate decise su fondo viola, manifesta la delicatezza e la sensibilità del suo animo di Artista variamente versatile.

Sonia Tubaro con sperimentata tecnica informale ci offre “Passione”, il sogno di un incontro tra due anime, un amore lontano, chiuso nello scrigno segreto del suo intimo “giardino”, in un paesaggio ben ritmato cromaticamente, rischiarato da uno spicchio di luna su fondo scuro.

Assai suggestivo e forte dal punto di vista emotivo “Sognando il padre” di Ada Risi in cui il tronco dell’albero dal colore surreale, diventa culla-radice-padre della bambina che dorme sicura dei suoi punti di riferimento e dei suoi affetti più cari.

Unica nel suo genere, punta di grafite su tela, l’opera “Emozioni” di Piera Cauti, rivela molta precisione nella definizione prospettica dell’angolo di giardino dove, peraltro, si riescono a percepire l’evanescenza, la levità, l’impalpabilità dei moti dell’Anima che, volando via col vento, si dissolvono come la neve al sole…

Ottimo saggio di perizia tecnica nel lavorare il legno in modo creativo e molto espressivo è la scultura di Primo Gambini “Omaggio floreale” in cui i fiori dai palpitanti petali e le vibranti foglie seghettate fanno risorgere a nuova vita il pezzo di cipresso che era stato abbandonato, ormai abbattuto, alle Terme di Caracalla: potere taumaturgico dell’Arte!

Particolarmente attraente l’opera in ceramica “Sognando” di Elvira Calabrese con una bella giovane donna vista di schiena, quasi un autoritratto, nell’atto di accogliere sul proprio corpo una cascata di petali e fiori profumati evocanti gioie e sogni d’amore…

Una fresca atmosfera di primavera e giovinezza appena sbocciata si respira nel grazioso quadro “Il Giardino incantato” di Fiorella Zorri che in uno stile naif riesce ad evocare gioiosamente con i bimbi vocianti intorno all’albero fiorito, nel prato tutto verde, e gli aquiloni che si stagliano allegri nel cielo azzurro, la spensieratezza e le speranze della prima età della vita.

Sempre delicata nel sentire e nel rappresentare le emozioni più profonde, Liliana Scacchi nel quadro “Il Giardino dell’Anima” ci dona la serena visione di un angolo suggestivo di natura con un laghetto in cui si specchiano fiori multicolori e alberelli pieni di gemme, metafora dei nostri sogni più intimi e segreti.

La Mostra è stata impreziosita dall’intervento eccezionale della Dott.ssa Paola Lanzara, già Direttore dell’Orto Botanico, past-President del Garden Club Giardino Romano, appassionata di divulgazione scientifica, che ha tenuto una conferenza interessantissima dal titolo “A Roma, passeggiando, si incontrano anche oasi di Natura”, nell’ambito del concetto di Giardino come spazio interiore, espressione della Mostra stessa. Ringraziamo di cuore la Biblioteca Guglielmo Marconi che ci ha offerto questa importante opportunità con la speranza di poter ripetere l’esperienza anche in futuro!

ANNA MARIA TRINCHIERI Roma, 19 giugno 2011