La “nostra” piazza Lorenzini

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La “nostra” piazza Lorenzini

di Vincenza De Petrillo

Art Arvalia incontra Vincenza De Petrillo, pittrice e presidente – prima che piazza Lorenzini assumesse l’aspetto attuale – del Comitato di quartiere Portuense-S. Silvia. Insieme a lei “raccontiamo” la piazza che farà da cornice alle mostre di primavera della nostra Associazione.

Piazza Lorenzini è una piazza al Portuense. Una delle tantissime piazze rionali romane. Per i cittadini che abitano o lavorano nel quartiere della piazza, Piazza Lorenzini evoca una moltitudine di ricordi. Questa piazza è stata al centro di “un conflitto locale” che ha avuto la sua fine l’11 febbraio 2001 con “Festa-in-Piazza” a cui hanno partecipato quanti desideravano celebrare la conclusione della vicenda Lorenzini.

Tale vicenda inizia nel 1999 quando un gruppo di cittadini si uniscono per contrastare alcune decisioni ed autorizzazioni del Comune: non riescono a comprendere come la costruzione di 78 box-auto privati nel sottosuolo della Piazza (con conseguente abbattimento di dodici pini ed eliminazione di una quarantina di posti auto a raso della piazza) possa essere ritenuta dalle Autorità locali “opera di ampia utilità pubblica”. Ai cittadini, in tutta franchezza, appare un’opera che, snaturando completamente lo spirito della legge Tognoli, risulta a vantaggio di pochissimi (quelli che potevano permettersi di acquistare un box-auto a quaranta milioni di lire!). Questa considerazione, insieme a molte altre, determina – da parte del neo-nato Comitato di Quartiere Portuense S. Silvia – l’opposizione dei cittadini del quartiere alla realizzazione dei suddetti box-auto privati. Tale opposizione si concretizza con un sit-in che va avanti per otto mesi a partire dal 14 febbraio 2000. Sit-in 24 ore su 24 (non ringrazieremo mai abbastanza la Questura di Roma e il Comando della Stazione dei Carabinieri di Villa Bonelli per tutto il da fare che abbiamo dato loro). Giorno e notte, con il freddo e con il caldo, persone di qualunque età, ceto sociale, credo ideologico si sono alternate per vigilare sulla piazza nell’attesa che il T.A.R (Tribunale Amministrativo Regionale), prima, ed il Consiglio di Stato, poi, si esprimessero sulla realizzazione di un progetto sulla cui bontà e sicurezza i cittadini della zona nutrivano forti e fondati dubbi. Un ingegnere geologo di provata competenza ed esperienza, dopo aver studiato il progetto in questione, aveva firmato una perizia nella quale analizzati i punti che rendevano carente il progetto, concludeva che la sua eventuale messa in opera avrebbe “causato danni ai manufatti circostanti”. Questa frase dava forte motivazione ai cittadini a resistere, sopportare … intemperie atmosferiche di qualunque tipo. Finché arrivò il sereno ….

Il lato bello, edificante, esaltante della vicenda Lorenzini è stato, senz’altro, il lato umano: per otto mesi la Piazza è diventata punto di incontro di tante persone che avevano trascorso venti, trenta o più anni della loro vita intorno alla piazza senza conoscersi. Tornei di briscola, premio “miglior poesia”, messa in scena della parodia di “Biancaneve e i sette nani” ed ancora, canti, musica, balli, spazi creativi e ricreativi spesso allietati da momenti conviviali…. piatti cucinati in casa oppure bruschetta, salsicce arrostite in loco per tutti! Questa è stata, mi pare di poter dire, la magia di Piazza Lorenzini: mangiare, scherzare, sorridere insieme a cittadini “rossi, verdi, azzurri, neri…”. Ogni “colore”, ogni partito politico è stato sulla piazza. Consiglieri circoscrizionali, comunali, regionali, provinciali, deputati, senatori. E, soprattutto, costantemente, sono stati presenti cittadini comuni. Il ricordo più caro che di quella vicenda porto nel cuore è la vicinanza, la solidarietà di moltissime persone tanto diverse tra loro. Unite, però, nella determinazione a realizzare il loro comune obiettivo: spingere i nostri rappresentanti politici a considerare le ragioni dei cittadini e a rispettarle.

Dilettandomi, da un paio di anni, di pittura mi ha fatto molto piacere, un giorno, notare dipinti esposti intorno al perimetro interno dell’attuale giardino in Piazza Lorenzini. Mi sono avvicinata incuriosita. Esponevano le loro opere gli artisti dell’Associazione Art Arvalia.

Il mio auspicio e, credo, di tutti coloro che sono stati protagonisti della vicenda Lorenzini, è quello di vedere tale spazio verde, con il sostegno del Municipio XV, diventare puntuale sede di eventi artistici (pittorici, musicali, teatrali …) per tutto il quartiere.